
Per le sue peculiarità ambientali e la strategica posizione geografica, la Val Taro può considerarsi a buon diritto una delle innumerevoli destinazioni turistiche dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Gioca sicuramente a favore di quest’area la vicinanza col mare (in un’ora circa si raggiunge la Riviera Ligure) e con città come Parma e La Spezia. Ma non è tutto, la Val Taro è un’area rurale con un paesaggio prevalentemente montano caratterizzato da cime che arrivano a 1810 metri di altitudine come il Monte Maggiorasca, da fiumi e torrenti, foreste di faggi, querce e pinete, ecc…
Insomma, un paesaggio tipicamente appenninico ricco di una rigogliosa e variegata vegetazione e di una ricca fauna, dallo scoiattolo alla volpe al cinghiale, ecc…

Il fiume Taro (135 km) è uno dei protagonisti assoluti della valle. Con il suo corso torrentizio e le sue acque ancora incontaminate, è sicuramente una delle attrazioni principali della zona. Lungo di esso è possibile osservare aironi cinerini, nitticore, garzette e di rado l’airone rosso. Le acque del Taro ospitano inoltre la pregiata trota fario che è anche diventata un piatto tipico della zona.
L’esigenza di tutelare le bellezze paesaggistiche di quest’area ha portato alla creazione di vari parchi come il Parco Taro, che si estende da Ponte Taro a Fornovo, la Riserva Regionale dei Ghirardi, la cui superficie si estende nei comuni di Albareto e Borgo Val di Taro, la Riserva Regionale Monte Prinzera (736 m) e la Foresta del Monte Penna (1735 m).
Anche i borghi che fanno parte della Val Taro non mancano di offrire attrattive di ogni genere. Molto spesso anche la frazione più isolata può infatti rivelare bellezze che meritano di essere visitate.
Comuni della Val Taro:
- Albareto
- Bedonia
- Berceto
- Borgo Val di Taro
- Compiano
- Fornovo
- Solignano
- Terenzo
- Tornolo
- Valmozzola