Monte Bue

Monte Bue

Il Monte Bue è una vetta del gruppo del Monte Maggiorasca, situata tra la Val d’Aveto (comune di Santo Stefano d’Aveto, Genova), la val Nure (comune di Ferriere, Piacenza) e la valle del Ceno (Comune di Bedonia, Parma), costituisce l’estremo limite meridionale della Provincia di Piacenza ed anche il secondo punto altimetricamente più elevato (1775 m s.l.m.) dell’intero territorio piacentino, dopo il Maggiorasca (1804 m.s.l.m.)

È una delle mete preferite dagli escursionisti, essendo collocato in una zona di piacevoli attrazioni naturalistiche come il Lago Nero, il Monte Nero e il Monte Maggiorasca. Sulle sue pendici si trovano un bivacco (Bivacco Sacchi), un rifugio (Prato Cipolla) e la breve Ferrata Mazzocchi.

Monte Bue
Monte Bue

Sulla vetta sono situati i ruderi (stazione di arrivo, con annesso albergo-rifugio e altre strutture di servizio) di un impianto di risalita (ovovia) che collegava direttamente la cima del Monte Bue con Rocca d’Aveto (frazione di Santo Stefano d’Aveto), dismessa dopo il 1991; recentemente (dicembre 2008) è stato inaugurato un nuovo impianto di risalita (seggiovia) che collega Rocca d’Aveto con il rifugio del Prato della Cipolla (1578 m), al fine di tentare il rilancio turistico dello sci alpino in alta Val d’Aveto. Con lo sviluppo del versante avetano anche sul lato ferrierese si sta progettando la possibilità di costruire i tanto agognati impianti di risalita. Tale progetto, visibile su [1] riprende quello presentato e finanziato nel 1976. Vista la posizione a cavallo fra tre province, la zona del Monte Bue è frequentata da piacentini, parmigiani e genovesi.
Oltre all’escursionismo, la zona offre interessanti possibilità per l’arrampicata sportiva, con le falesie della Rocca del Prete, del Monte Maggiorasca, di Waiting for Fred e del Dente delle Ali, senza dimenticare le tante possibilità di salite invernali. In queste falesie troviamo ofiolite spesso piuttosto friabile.

fonte Wikipedia